16 immobili storici del Demanio verranno affidati ai privati

Una grande occasione per la rivalutazione e la pubblica fruizione di magnifici beni immobili appartenenti al demanio, che saranno dati in gestione a privati. E’ iniziata l’ultima tranche annuale dei bandi pubblici con cui Agenzia del Demanio punta ad affidare in concessione o in locazione porzioni del patrimonio dello Stato in disuso.
Teatri, Fari, Case Cantoniere, ex Caserme, caselli ferroviari e non solo. Sono 16 i beni che attendono di essere riattivati, tornando in gestione alla comunità per la comunità, due saranno concessi in uso gratuito.

Il programma nazionale Valore Paese Italia presenta questa opportunità rara, con dei bandi che saranno attivi sino al 15 maggio 2023 ore 15.00. Sono finalizzati alla riattivazione di beni pubblici eterogenei per funzione, tipologia, dimensione e collocazione geografica, che si candidano verso usi economici “connessi ad attività sociali, culturali, di tutela ambientale, turismo lento e mobilità dolce”. In altre parole, l’Agenzia opera per individuare soggetti – “persone fisiche, imprese individuali, società commerciali, società cooperative, associazioni, fondazioni, consorzi”, secondo gli specifici requisiti previsti in ciascun bando – che possano occuparsi di recuperare, riutilizzare e assicurare una buona gestione negli immobili in questione. Nel complesso l’operazione è finalizzata a salvare parte del patrimonio pubblico da condizioni di dismissione, abbandono e, a seconda dei casi, degrado. Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lazio, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria sono le regioni coinvolte in questa sessione di bandi, che segue quella pubblicata lo scorso luglio. E proprio in occasione dell’iniziativa appena promossa, l’Agenzia ha reso noto che le Commissioni di gara stanno lavorando sulle prime aggiudicazioni, relative al Teatro Rossi a Pisa, al Forte Pozzarello all’Argentario e alla Villa alle Volte (già Chigi) a Siena.

L’iniziativa restituisce dignità e splendore, nonché libera e pubblica fruizione, ad un tesoretto di beni in disuso, che hanno rappresentato e possono ancora rappresentare pratiche e abitudini legate al passato dell’Italia. Dal nord al sud del Paese, molte delle strutture coinvolte in questa fase, sono state costruite per rispondere ad esigenze e funzioni militari, ed è un segnale importante che vengano affidate ad iniziative
economico-culturali nonostante i venti di guerra di questi ultimi mesi. Tra questi l’ex Caserma De Amicis a Sulmona (AQ) all’ex deposito militare a Pizzighettone (CR), ma anche un “panificio militare” a Casale Monferrato (AL). Non mancano i complessi legati al settore dei trasporti, via terra o via mare, con l’ex Casa cantoniera a Irsina (MT) e l’ex Casello ferroviario a Montescaglioso (MT), entrambi in Basilicata, l’ex Casa cantoniera ‘Il Colle’ a Terracina (LT) e il Faro di Capo Comino a Siniscola (NU). Fra gli immobili da segnalare anche la quattrocentesca Villa Carducci Pandolfini, nella zona sud-ovest di Firenze: caratterizzato dalla forma a ferro di cavallo, il complesso in questione venne in parte affrescato da Andrea del Castagno, che qui realizzò un ciclo di affreschi raffigurante uomini e donne illustri. Il bando
riguarda alcune delle unità immobiliari (con destinazione residenziale), mentre restano escluse quelle in consegna al MIC e quelle private.

Lista dei 14 beni immobili in concessione/locazione di valorizzazione, regione per regione:

-Abruzzo: ex Caserma De Amicis a Sulmona (AQ);
-Basilicata: l’ex Casa cantoniera a Irsina (MT) e l’ex Casello ferroviario a Montescaglioso (MT);
-Lazio: la ex Casa cantoniera ‘Il Colle’ a Terracina (LT);
-Lombardia: l’ex Poligono di tiro a segno a Piazza Brembana (BG) e una porzione di un ex deposito militare a Pizzighettone (CR);
-Piemonte: l’ex Panificio militare a Casale Monferrato (AL) e l’ex Casa del Fascio a Vinzaglio (NO);
-Sardegna: il Faro di Capo Comino a Siniscola (NU);
– Sicilia: l’ex Istituto di geofisica mineraria e la Real Casa dei Matti a Palermo e l’ex Convento di San Vito ad Agrigento;
-Toscana: la Torre di Calafuria a Livorno e Villa Carducci Pandolfini a Firenze

I 2 beni immobili in concessione/locazione in Uso Gratuito:

-Calabria l’ex case popolari a Limbadi (VV);
-Umbria l’ex Teatro sociale di Amelia (TR)

Un particolare approfondimento merita il teatro di Amelia, cui don Giuseppe Capsoni (parroco del Duomo) ha rilasciato a Tfnews una sentita dichiarazione: “Il teatro sociale per gli Amerini rappresenta un eccellente testimonianza di un passato ricco, elegante, importante. Amelia si è sempre distinta come città ricca di cultura storica, crocevia di incontro tra importanti famiglie che, in sinergia con la Chiesa, hanno
contribuito alla costruzione di importanti edifici in tutta la città. Il Teatro sociale di Amelia è uno di questi gioielli architettonici, circa 1000 metri quadri di bellezza che lo hanno annoverato fra i primi esempi di teatro all’italiana. E’ composto di circa 400 posti tra platea, loggione e 50 palchi, e gode ancora di meccanismi scenici lignei originali. E’ un vero e proprio monumento per la città di Amelia, un contenitore culturale che ha visto esibirsi personaggi del calibro di Nino Manfredi, Alberto Sordi, o scene di film diretti da registi come Monicelli e Comencini. In realtà il teatro negli ultimi anni ha ospitato ancora molte iniziative, delle quali alcune sono stato partecipe. E’ stato emozionante per me visitare l’intero stabile, che conserva ancora i suoi camerini, servizi, foyer ed è stato dagli anni 2000 dotato anche di un locale adibito a bar-amministrazione con area per spettacoli all’aperto. L’idea che questo bando sia mirato ad un attività culturale, sociale, di tutela ambientale e turismo sostenibile garantendone la fruizione pubblica e il ritorno peril territorio è una notizia che ci riempie il cuore di gioia”.

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Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it