In Italia sono le 14:46 quando il volo American Airlines 11 si schianta contro la Torre Nord del World Trade Center, l’11 settembre 2001. Sono le 15:03 quando in diretta mondiale il volo United Airlines 175 si schianta contro la Torre Sud.
Immagini che rimarranno per sempre impresse nella mente di tutti, spettatori attoniti e increduli. Qualunque cosa si stesse facendo in quel momento si sono come immortalate nella nostra memoria, come se ogni attività e il tempo in quei lunghi drammatici istanti si siano fermati.
Attimi che sono sembrati interminabili e immagini che sembravano quelle di un film, che veniva riproposto in tutti i canali e che non sembrava poter essere altro che un film. Uno di quelli sulle trame di un attacco terroristico e che poi come vuole lo spettacolo devono avere il solito lieto fine.
Ma questa storia non è finita per nulla bene :2977 persone hanno perso la vita.Alcuni a causa dello schianto degli aerei, altri a causa dei crolli. E i tanti disperati ,con le immagini immortalate dai media in diretta mondiale, che si sono lanciati nel vuoto dalle finestre delle Torri, per fuggire dai fumi e dalle fiamme e consegnarsi, quindi, alla morte.
Il film continua e diventa la più grande tragedia del secolo. Infatti esattamente un’ora e quarantadue minuti dopo,alle ore 16:28 le due Torri Gemelle crollano. I detriti e gli incendi causarono poi il crollo parziale o totale di tutti gli altri edifici del complesso del World Trade Center.
Ed oggi vent’anni dopo, vent’anni dal quel 2001 le ferite ancora sanguinano .Gli attacchi alle Torre Gemelle di quell’11 settembre 2001 hanno dato il via alla paura, alla diffidenza e al dubbio.Il dubbio che ormai nessuno più sia al sicuro e la diffidenza verso tutti coloro che non sono come noi, che non sono della “nostra razza“. In questi ultimi vent’anni sono tantissime le violenze fisiche, verbali e psicologiche riservati a musulmani e islamici. Unica causa, per i più, di questa grande ferita.
Così la catastrofe delle Torri Gemelle ha avuto un valore aggiunto . Quello di permeare la nostre esistenze di paura .E c’è chi ancora oggi alimenta queste paure parlando del “diverso“; il diverso per il colore della pelle, della religione, dell’orientamento sessuale, del genere. Il diverso che deve essere combattuto ed estirpato. Alla fine il “diverso” potrebbe fare nuove vittime.
Sono passati vent’anni da quel 2001 e oggi come allora continuo ad assistere ad un film di cui spero ancora di vedere un lieto fine. Ma se tutti non ci uniamo per ottenerlo non arriverà mai. Ed allora si che i terroristi avranno vinto. E tutte le persone innocenti che quell’11 settembre 2001 sono morte, sono morte due volte. Se potete, se volete, alle 14:46 o alle 15:03 oppure alle 16:28 fermatevi un minuto. Ripensate a quel momento; ripensate a quello che stavate facendo. Ma soprattutto pensate a quelle persone che oggi non ci sono più. Che oggi potevano essere padri, madri, mogli, mariti, nonni e nonne. E che non lo saranno mai a causa di coloro che hanno deciso che l’America fosse “diversa” e che andava punita.
Che il cambiamento parta da noi. Oggi come ieri, io non dimentico. Io combatterò sempre chi combatte contro il “diverso“.