64,4 miliardi di sigarette vendute nel 2019

Dalla lettura dello studio presentato dal rappresentante di Deloitte Marco Vulpiani, sulla base di dati Bat (British American Tobacco) e Ocse, ad un convegno sulla fiscalità del tabacco, promosso dalla Luiss, dal titolo ‘La fiscalità del tabacco tra sostenibilità del gettito e cambiamento strutturale della domanda, si evidenzia come il volume delle vendite di sigarette “è diminuito costantemente dal 2004, quando era di 99,8 miliardi di unità, raggiungendo i 64,4 miliardi nel 2019”, e il prezzo “è aumentato di oltre l’1% in più rispetto all’inflazione tra il 2009 e il 2019”.

“La percentuale di Pil pro capite necessaria per acquistare 2.000 sigarette al prezzo medio è cresciuta dall’1,21% nel 2004 all’1,73% nel 2019”, è stato sottolineato, evidenziando come il ‘peso’ della tassazione abbia condizionato la solita dei costi: “L’incidenza fiscale totale (accise + Iva) è passata da circa il 75% nel 2008 al 77% nel 2019”, laddove l’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) “raccomanda che le tasse sulle sigarette siano fissate in modo da raggiungere un’incidenza fiscale del 70-75%”.

Nel corso dell’evento il professor Marco Spallone, docente di Economia all’università di Chieti e Pescara e Coordinatore del Casmef (Centro Arcelli per gli studi monetari e finanziari) della Luiss-Guido Carli, ha sostenuto come “l’attuale sconto fiscale del 75% in vigore per i prodotti a tabacco riscaldato rispetto alle sigarette tradizionali, che ha definito non supportato da prove scientifiche che riconoscano il minor danno da essi causato, non sia giustificabile dal punto di vista tributario.

Nel frattempo, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sta ultimando una ‘app’ a supporto del contrasto al contrabbando delle Forze di Polizia per verificare se il pacchetto di sigarette è, o non è legale”, secondo quanto annunciato dal direttore dell’Agenzia Marcello Minenna, spiegando che “vorrebbe aprire la ‘app’ ai cittadini, affinché ciascuno, quando compra un pacchetto di sigarette, con la sua ‘app’ sul telefonino, possa verificarne la provenienza attraverso il QR Code.

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Redazione

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