75 candeline per il maestro del cinema moderno: Spielberg

Domani, 18 dicembre, sarà il 75seimo compleanno di uno dei maestri indiscussi del cinema moderno: Steven Allan Spielberg. Durante al momento ha realizzato 57 film, 179 produzioni e una quarantina di progetti abbandonati come per esempio Harry Potter , Poltergeist, Il giovane Holden e Interstellar.

Ma ripercorriamo la sua carriera, scandita da numerosi record: a 22 anni esordisce col cortometraggio professionale, intitolato Amblin, che gli frutta un contratto di 7 anni con la Universal.

Due anni dopo ha diretto l’episodio pilota della serie Il tenente Colombo e, nel frattempo, trova i finanziamenti per il suo primo film, Duel.

Dopo Sugarland Express, 1974, che fu presentato in concorso al 27º Festival di Cannes dove vinse il premio per la migliore sceneggiatura, dirige una delle pellicole più famose al mondo: Lo squalo, che incasso 470 milioni di dollari e vinse tre Premi Oscar. Due anni dopo, nel 1977, cambia drasticamente il modello della Science-Fiction con Incontri ravvicinati del terzo tipo, vincitore di vari premi tra cui due premi Oscar e un David di Donatello, nel 2007 il film è stato selezionato per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d’America. Nel 1998 l’American Film Institute l’ha inserito al sessantaquattresimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi.

All’inizio degli anni ’80 batte altri due record: corona il suo sogno da autore con il trionfo di E.T – l’extraterrestre che lo fa entrare nella storia del cinema e dirige per l’amico Lucas, nelle vesti di produttore, il primo episodio della saga di Indiana Jones.

Nel 1985 mostra per la prima volta il suo impegno contro la violenza sulle donne con Il colore viola, il film è incentrato su personaggi femminili, e tratta soprattutto di argomenti come violenza domestica, abusi sessuali, incesto, razzismo e il coraggio delle donne violentate. Grazie al suo impegno prenderanno vita opere come Amistad, Lincoln, The Poste Schindler’s List, del 1993, con cui vince due premi dell’Academy per il miglior film e la migliore regia.

Nello stesso anno gira un altro campione d’incassi, una storia di dinosauri ideata da Michael Crichton: Jurassic Park, sarà il suo più grande successo commerciale. Si arriva al 1998 con Salvate il soldato Ryan con la quale vincerà in suo quarto Oscar.

A causa della pandemia da Covid-19, è stata rimandata l’uscita in sala del suo nuovo lavoro da regista e produttore: un ambizioso remake del musical West Side Story.

Con il materiale giusto tra le mani Spielberg riesce a dare vita alle storie e a catturare il pubblico. Lo Squalo, costruito sapientemente, unisce al brivido la polemica nei confronti dell’autorità politica. In ogni sequenza è presente una forte tensione emotiva e, scena dopo scena l’ansia del pubblico è alimentata attraverso il montaggio serrato, la musica sinistra di John Williams e l’ingegnosa composizione delle inquadrature. Allo stesso modo, nelle serie di Indiana Jones e Jurassic Park, Spielberg rivisitò, per l’era dei Blockbuster, la tradizione di Raoul Wash e Ray Harryhausen, maestri indiscussi degli effetti speciali. Nei suoi film Spielberg allude al desiderio di felicità infinite: attraverso la scelta di immagini semplici, ma emblematiche , riesce a raggiungere milioni di persone.

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