Eurostat: in Italia nel 2024 persi 39,2 miliardi di salari

Eurostat nel suo rapporto comunica che l’Italia ha perso nel 2020 oltre 39,2 miliardi di salari e stipendi con un calo del 7,47% sul 2019.  Nelle tabelle  sulle principali componenti del Pil, si è passati da 525,732 miliardi nel 2019 a 486,459.

Nello stesso periodo in Francia sono stati persi 32 miliardi (ma su una massa salariale passata da 930 a 898 miliardi) con un -3,42% e in Germania appena 13 miliardi su oltre 1.500 (-0,87%). Nell’UE  il calo del monte salari è stata dell’1,92%. Il dato è certamente legato ai lunghi periodi di lockdown e alle altre chiusure con la riduzione dell’occupazione e all’uso intensivo  della cig.

Il dato sula massa dei salari a prezzi correnti nel 2020 in Italia (486,59 miliardi) è inferiore ai livelli 2016  quando era a 490,6 miliardi. Di fatto azzera la crescita registrata sui salari a partire dal 2015 con la decontribuzione sulle assunzioni introdotta dal Governo Renzi. Nello stesso periodo nei maggiori paesi UE la riduzione è stata minore. Tuttavia, in alcuni come l’Olanda, si è registrato addirittura un aumento della massa salariale a prezzi correnti (+3,29%).

In Italia il calo del complesso delle retribuzioni è stato legato alle restrizioni sulle attività. Ciò  per contenere il contagio da Covid con il crollo dei contratti a termine e il largo uso degli ammortizzatori sociali. I contributi sociali dei datori di lavoro sono diminuiti dai 194,2 miliardi del 2019 a 184 nel 2020 con una riduzione del 5,24%.

Nello stesso periodo in UE i contributi sociali, sempre a prezzi correnti si sono ridotti dell’1,37%. Tra il 2019 e il 2020 il prodotto interno lordo a prezzi di mercato (prezzi correnti) secondo Eurostat è diminuito da 1.790,94 miliardi a 1.651,59 con un calo del 7,78% .


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Redazione

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