Netflix ha una nuova punta di diamante: La regina degli scacchi

La regina degli scacchi, è una miniserie uscita su Netflix il mese scorso, creata da Scott Frank e Allan Scott, basata sull’omonimo romanzo del 1983 di Walter Tevis che, in pochissimo tempo, è divenuta una delle serie più viste sulla piattaforma.

La protagonista è Beth Harmon, interpretata da Anya Taylor-Joy, che dopo la morte della madre, viene affidata alle cure di un orfanotrofio, in attesa di essere adottata. La bambina rimane stregata quando nel seminterrato della struttura vede il custode giocare a scacchi in solitaria. Quel gioco le rimane nella testa e fa di tutto per farselo insegnare dall’uomo, che vede in lei un vero e proprio prodigio della disciplina.

Beth poi decide di iniziare a partecipare a tornei di scacchi. Vince molte partite venendo notata da altri e sviluppa amicizie con diverse persone, tra cui Harry Beltik, Benny Watts e Townes. Lungo la strada, mentre continua a vincere partite e a diventare sempre più famosa,inizia la sua dipendenza da droghe e alcol e perde il controllo della sua vita.

La regia di Scott Frank riesce a costruire un ritmo e una suspense che prescindono completamente dalla capacità dello spettatore di capire realmente ciò che sta accadendo.

Sul sito web Rotten Tomatoes, la serie ha ottenuto un punteggio medio di 8/10 e una percentuale di approvazione del 100%, basata su 45 recensioni. Una di queste dichiara: “Le sue mosse non sono sempre perfette, ma tra la performance magnetica di Anya Taylor-Joy, la cura ottima nella realizzazione dei dettagli d’epoca e una sceneggiatura emotiva e intelligente, rendono La regina degli scacchi una vittoria assoluta”. La serie ha, anche, ricevuto i complimenti dalla comunità scacchistica per la sua rappresentazione del gioco e dei giocatori.

Però non sono mancate le critiche. Jennifer Shahade, Gran Maestro Femminile (WGM), in un post su Twitter, ha scritto che: “la serie è splendida ma usare alcune partite di donne sarebbe stato fantastico”.

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