Le cifre relative all’inquinamento da parte dei rifiuti plastici in balia degli oceani nel 2023 sono preoccupanti. Secondo un articolo scritto da Sebastien Poulin, che riporta i dati di Boyan Slat, la Fondazione “Ocean Clean Up , negli ultimi 10 anni è riuscita a sviluppare strumenti sempre più efficaci per raccogliere la plastica dagli oceani e dai fiumi.
Questo inquinamento è “diffuso”, il che significa che “non scompare mai, perché si scompone in micro e nano particelle e ogni anno l’osservazione dei dati rivela che sono arrivati negli oceani 12 milioni di tonnellate di rifiuti tra il 2013 e il 2023.
L’enorme rete da pesca adagiata sul mare da Ocean Cleanup mira a eliminare 10 milioni di chili di rifiuti plastici dagli oceani entro la fine del 2023. È facile, pertanto, comprendere quanto sia importante affrontare il problema alla fonte: una cosa è certa, spetta a noi cittadini sfidare noi stessi e ridurre drasticamente il nostro consumo di plastica.
Indubbiamente i rifiuti plastici sono ancora difficili da riciclare e si trovano facilmente in natura prima di essere trasformati in microplastica, e questa circostanza è ovviamente devastante per l’ambiente.