Italia, una nave senza nocchiere?

La risposta alla domanda contenuta nel titolo, la troviamo nelle note di commento alle attività dell’Esecutivo a firma del Senatore Pietro Lorefice (M5S), Segretario di Presidenza del Senato e componente della Commissione politiche UE di Palazzo Madama.

Eccoci di fronte all’ennesimo capitolo di un redde rationem che certifica una gestione amatoriale del Pnrr da parte di una maggioranza alla quale da tempo stiamo urlando di darsi una mossa – scrive il Senatore.

I ritardi accumulati nella messa a terra dei fondi del Piano, così come certificato dalla Corte dei Conti UE, non certo da un’opposizione dispettosa, sono l’ennesimo, irresponsabile fallimento che potrebbe mettere irreversibilmente a repentaglio la storica opportunità di rilancio economico offerta dal Next Generation EU.

Rendiamoci conto: l’accumulo di ritardi e l’entità delle spese rinviate furbescamente dal Governo al 2026, che posizionano l’Italia al secondo posto in Europa dopo la Polonia in questa classifica negativa, sono un indicatore inaccettabile. Non ci vuole un master in economia per capire che un tale ritardo non solo può mandare in malora la previsione di una già striminzita crescita del Pil dell’1% fatta dal Governo per il 2024, peraltro crescita dallo stesso Esecutivo legata al 90% proprio al Pnrr; ma potrebbe travolgere la tenuta dei conti pubblici, visto che senza adeguata crescita del Pil, relegata da questo Governo a un misero zero virgola qualcosa, il debito pubblico non potrà che aumentare.

Le politiche saccenti e presuntuose caratterizzate dal navigare a vista dell’Esecutivo Meloni, senza tracciare mappe, senza una direzione, ribadisce Lorefice – rischiano di far naufragare l’Italia, trasformandola in una ‘nave senza nocchiere in gran tempesta’. È chiaro, almeno a noi, che il Governo non abbia altra scelta che quella di farsi aiutare dal Parlamento, discutendo la nostra proposta di legge di istituire una Commissione parlamentare di vigilanza sul Pnrr, a questo punto più urgente che mai.

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