Salvini a Pontida: “l’autonomia e’ futuro e merito “

Nonostante il clima di festa, l’edizione 2024 di Pontida è stata “inaugurata” con una polemica a distanza con il Vicepremier Antonio Tajani. Lo “ius Italiae” presentato dal leader di Forza Italia ha infatti alimentato una grande bagarre nel Centrodestra, con i giovani militanti del Carroccio che ieri, sul pratone, hanno attaccato duramente l’alleato di Governo, definendolo “scafista” in uno striscione e poi mandandolo a quel paese a suon di cori.

Salvini ha preso le distanze – “Sono 4, 5 scemi” – e ha chiesto scusa a nome loro. Questa edizione, numero 36, è stata quella con più ospiti stranieri per via delle delegazioni di partiti europei che hanno accolto l’invito di Matteo Salvini.

Tra loro anche il leader ungherese Viktor Orbán, che ha incassato numerosi applausi. “Salvini è un eroe, meriterebbe una onorificenza e non un processo –  ha detto e ha minacciato l’UE  di portare i migranti a Bruxelles.

Sul palco è salito anche il generale Roberto Vannacci, al debutto a Pontida: “La vera cittadinanza è quella ereditata dai nostri padri con sacrifici. La Lega per me non è un taxi“.

Per ultimo ha preso la parola Salvini, per un discorso (durato 20 minuti) incentrato sull’autonomia differenziata e sul processo Open Arms.

L’autonomia, dopo 30 anni di battaglie, è realtà e legge dello Stato, e indietro non si torna” – ha detto Salvini all’inizio del suo intervento sul palco. Dietro di lui c’erano i Capogruppo parlamentari e i Ministri della Lega, che il Vicepremier ha definito “la nostra spina dorsale“.

Poi è intervenuto sull’autonomia differenziata. “È il futuro, è merito, efficienza” e a proposito della Manovra fiscale ha sottolineato: “Se qualcuno deve pagare qualcosa in più, paghino i banchieri e non gli operai. Il Governo è compatto, è un Governo di amici prima ancora di alleati. Ogni tanto ovviamente discutiamo“.

Riguardo agli stranieri in Italia ha detto che – “il problema non è il colore della pelle o dove il buon Dio ti ha fatto nascere. Però la ricetta per i prossimi anni non è concedere più cittadinanze o regalarle il più velocemente. La priorità, per la Lega, è di revocare la cittadinanza a quelli che delinquono. La cittadinanza è un atto di fede. È il secondo mazzo di chiavi di casa nostra, ma se tradisci questa fiducia contro chi ti ha garantito scuola, previdenza e sanità, e poi spacci, stupri e uccidi, la soluzione è solo: via la cittadinanza e torna al tuo Paese. Non abbiamo bisogno di altri delinquenti“.

Poi, dopo aver ricordato e ringraziato le figure di Umberto Bossi e Roberto Maroni, si è rivolto agli ospiti stranieri convenuti: “Fate un applauso ai nostri ospiti stranieri, perché si senta ovunque. Sono arrivati fin qua di loro spontanea volontà. Grazie fratelli e sorelle. Ci date e mi date coraggio, non siamo soli“.

Avviandosi alla conclusione nel suo lungo e applauditissimo discorso ha rimarcato – “Io andrò avanti a testa alta. E anche in caso di condanna per il processo Open Arms, processano chi ha fatto il suo dovere, ma non possono processare un intero popolo. Possono arrestare una persona che ha difeso i confini nazionali, ma non un intero popolo. Anzi, la santa alleanza dei popoli europei che oggi nasce a Pontida”.

“Vi do la mia parola d’onore – aggiunge – che non mollo e non mollerò mai, per voi e per i nostri figli“. Salvini ha quindi ripetuto  di non essere affatto preoccupato, “ma – ha detto – al massimo sono indignato e sorpreso da gente che tradisce, che non ha onore e non ha dignità“.

Condividi
Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it