Altroconsumo, shrinkflation fenomeno insidioso, intervenuta Antitrust

Roma, 5 ott. (Adnkronos) – L’inflazione continua ad avere riflessi negativi sul portafoglio degli italiani e la spesa risulta da sempre tra le voci che gravano maggiormente. In questo delicato contesto risultano ancora più evidenti fenomeni quali la shrinkflation, neologismo derivante dall’unione del verbo “to shrink”, (che significa “restringere”) e il termine “inflation” (inflazione). È una tendenza che si osserva ormai da anni: i produttori riducono la quantità di prodotto all’interno delle confezioni, mantenendo però il prezzo sostanzialmente invariato. In altri casi, invece, il prezzo della confezione subisce, seppur in misura limitata, un aumento a fronte della riduzione del suo contenuto. Succede quindi che le confezioni mutano qualche particolare estetico, aggiungono magari un ingrediente e, contemporaneamente il peso del contenuto si fa più leggero. Il prezzo, però, non segue sempre la stessa logica. Grazie alla collaborazione della community degli ACmakers, il progetto che permette di partecipare in prima persona ai test e sondaggi Altroconsumo, sono stati raccolti diversi casi che aiutano a fare luce su questo fenomeno.

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