Cancro ovaio, pazienti: “Prevenzione e test genetici fondamentali”

Roma, 28 set. (Adnkronos Salute ) – “Nel 2021 ho scoperto di avere un tumore all’ovaio al penultimo stadio e una doppia neoplasia ai linfonodi del collo. A causarla il Papilloma virus. Non solo, durante i miei 60 giorni di ricovero all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, sono venuta a conoscenza di avere una mutazione genetica Brca1. Sono seguiti tre interventi e numerose terapie. Oggi racconto la mia storia ma in tante non sanno a quale centro diagnostico terapeutico possono rivolgersi. L’informazione è importantissima. La non conoscenza, il non sapere, ti portano a non agire, a non fare prevenzione. Mentre sappiamo benissimo che la prevenzione è tutto”. Lo ha detto Petra De Zanet, presidente ACTO (Alleanza Contro il Tumore Ovarico Ets) Triveneto, intervenendo oggi all’incontro “Tumore ovarico in Veneto: cambiamo rotta”, confronto tra clinici, istituzioni e pazienti sull’importanza della personalizzazione della cura del tumore ovarico e dei test genetici per la prevenzione dei tumori eredo-familiari, che si è tenuto oggi a Silea (Treviso).

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