Tempio Pausania, 8 nov. (Adnkronos) – “Quella di oggi è un’udienza nella quale gli avvocati degli imputati, facendo il loro lavoro, stanno facendo una serie di domande di caccia all’errore. Come spesso capita in questi processi, è come se la persona offesa che ha denunciato qualcosa di grave fosse improvvisamente sul banco degli imputati e, quindi, ci sono una serie di domande su come è vestita, sulle precedenti frequentazioni, sulla scuola cattolica, dirette a tratteggiare una personalità che la mia assistita ha sempre respinto”. Lo ha detto l’avvocata Giulia Bongiorno, legale della ragazza italo-norvegese che sta continuando a deporre al processo a carico di Ciro Grillo e dei suoi tre amici, accusato di stupro di gruppo. “Anche nelle chat la mia assistita ha riferito che in realtà per lei il sesso è sacro- dice ancora Bongiorno- Ci sono delle chat che sono come le scatole nere degli aerei. Nella scatola nera, cioè, si trova la verità e nella chat lei dice che per lei il sesso è sacro. Una cosa è scherzare, avere atteggiamenti amichevoli, ma a lei dava fastidio quando una norvegese veniva considerata una persona leggera”.