(Adnkronos) – Il gip Alberto Scaramuzza – lo stesso che aveva sollecitato approfondimenti sulla magistrata indagata per frode in processo e depistaggio – ha così dato ragione alla procura di Venezia che sollecitava l’archiviazione. Al centro della disputa c’era la conservazione dei 54 campioni di Dna – estratti dagli abiti di Yara e contenenti la traccia mista di vittima e carnefice – spostati dal frigo dell’ospedale San Raffaele all’ufficio Corpi di reato del tribunale di Bergamo. Un cambio di destinazione che interrompendo la catena del freddo (i reperti erano conservati a 80 gradi sotto zero) potrebbe aver compromesso il materiale biologico e la possibilità di nuove analisi.