Roma, 5 nov. (Adnkronos/Labitalia) – Negli ultimi anni, il governo italiano ha investito 117 milioni di euro per finanziare la realizzazione e manutenzione di opere pubbliche nei Comuni che sono stati sciolti per infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso. Il nuovo esecutivo ha proseguito sul solco dei precedenti stanziando, anche nel 2023, delle risorse supplementari rispetto ai 5 milioni annui che sarebbero la dotazione ordinaria prevista, per questo fondo, dalla norma che lo ha istituito, la Finanziaria 2017. Un decreto emanato il 31 ottobre scorso dal Viminale ha stanziato poco meno di 18,5 milioni di euro. Come emerge da una elaborazione di Centro Studi Enti Locali (Csel), per Adnkronos, basata su dati del ministero dell’Interno, sono 28 i Comuni sciolti per mafia che hanno percepito fondi per manutenzione e realizzazione di opere pubbliche. Tra questi, 20 si sono ripartiti il fondo aggiuntivo di 18,5 milioni di euro, che si è andato a sommare agli ordinari 5 milioni suddivisi lo scorso luglio invece tra 23 enti.