Roma, 2 set. (Adnkronos) – “Soddisfatti o rimborsati”. Un concetto che, a quanto pare, si applica anche al commercio di droga online con gli spacciatori che, tra Telegram e altre app di messaggistica istantanea, promuovono la vendita di sostanze stupefacenti in modo ‘creativo’ e con promozioni ad hoc per i clienti fidelizzati. “Il commercio virtuale di stupefacenti è simile per certi versi a quello tradizionale. Si cerca di attrarre i potenziali acquirenti con sconti e offerte, o con ‘packages’ a prova di perquisizione. E se la droga viene confiscata si procede al rimborso”. Così all’Adnkronos Antonio Lombardi, Tenente Colonnello dei Carabinieri e direttore della Sezione Drug@online della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga. Nello specifico, la sezione di cui Lombardi è a capo si occupa del monitoraggio della rete, sia nell’open che nel darkweb, per l’individuazione di siti dediti al narcotraffico e per conoscere le nuove modalità di spaccio che sfruttano le innovazioni tecnologiche. Alla ribalta, nell’ultimo periodo, ci sono le applicazioni di messaggistica, come Telegram, Wickr, ma anche Instagram.