Depistaggio Borsellino: “Scarantino calunniatore”, a luglio la sentenza

Caltanissetta, 6 giu. (Adnkronos) – (dall’inviata Elvira Terranova) – Il falso pentito Vincenzo Scarantino è “un calunniatore” che “non è mai stato indottrinato” né “dai poliziotti né dai magistrati”. E’ ancora l’ex pentito, che aveva accusato falsamente degli innocenti della strage di Via d’Amelio, al centro dell’arringa difensiva dell’avvocato Giuseppe Panepinto, legale di Mario Bo, uno dei tre poliziotti accusati di concorso in calunnia aggravata nel processo per il depistaggio sulla strage Borsellino. Gli altri due imputati sono Michele Ribaudo e Fabrizio Mattei. “Nessuno, né poliziotti né pm, ha indotto Vincenzo Scarantino a dire il falso. Non c’è stato alcun comportamento, neppure dei magistrati, che abbiano indotto Scarantino a fare dichiarazioni false. Qui ci troviamo in presenza di calunniatori seriali che continuano a strumentalizzare un processo penale per farne ciò che ritengono opportuno”, accusa Giuseppe Panepinto. Il procuratore di Caltanissetta, Salvatore De Luca, al termine della requisitoria, aveva chiesto 11 anni e 10 mesi per Mario Bo e nove anni e mezzo ciascuno per gli altri due poliziotti. La sentenza sarà emessa ai primi di luglio, come ha detto a fine udienza il Presidente Francesco D’Arrigo.

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