(Adnkronos) – “Per cogliere appieno i benefici dell’attuale transizione energetica, non basta fare massicci investimenti nelle infrastrutture, ma è anche necessario sviluppare le competenze locali e rafforzare le filiere industriali ‘green’ -aggiunge Valerio De Molli, managing partner e ceo di The European House-Ambrosetti-. Questo processo riveste un’importanza strategica in quanto consentirà di sostenere la crescita attesa per i prossimi anni, riducendo al contempo la dipendenza tecnologica da Paesi terzi. Lo studio evidenzia come un uso efficace dei fondi disponibili, processi di produzione sostenibili a livello ambientale e sociale, una maggiore capacità di riciclo, Ricerca e Sviluppo e innovazione sono i principali fattori che l’Unione europea e l’Italia hanno per attivare lo sviluppo di filiere locali per il fotovoltaico, le batterie e le pompe di calore. Sfruttando queste opportunità e realizzando i progetti annunciati entro i termini, l’Italia e l’Unione europea saranno in grado, nel 2030, di soddisfare più del 50% della domanda di pannelli fotovoltaici, circa il 90% della domanda di batterie e più del 60% della domanda di pompe di calore, raggiungendo così i target NZIA”.