Roma, 5 mag. (Adnkronos Salute) – L’Italia con 59.641 decessi prematuri, dopo Francia e Germania, è il Paese con il più alto numero di decessi in Europa attribuibili all’inquinamento ambientale, secondo l’ultimo rapporto Eionet e Eea (2022, dati 2020). Nel nostro Paese si registrano, inoltre, ogni anno 400mila nuovi casi di tumori e 180mila morti premature a causa del cancro, ma non in modo uniforme e casuale sul territorio: la concentrazione è più elevata nei territori contaminati. Il ‘VI rapporto Sentieri’ – Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento promosso dall’Istituto superiore di sanità (Iss), che fotografa lo stato di salute, l’ospedalizzazione e la mortalità della popolazione presente sul territorio italiano relativamente a 46 siti contaminati di interesse nazionale e regionale – registra 1.409 decessi in età pediatrica-adolescenziale e 999 tra i giovani adulti nei 46 siti analizzati.