Falcone, 30 anni fa strage Capaci. Mattarella: “Non si rassegnò mai a indifferenza”

(Adnkronos) – Un lungo applauso ha accolto il capo dello Stato, Sergio Mattarella, al Foro italico di Palermo, dove si commemorano le stragi di Capaci e via D’Amelio, in cui persero la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e gli agenti della scorta. Giovanni Falcone “non si abbandonò mai alla rassegnazione o all’indifferenza ma si fece guidare senza timore dalla ‘visione’ che la sua Sicilia e l’intero nostro Paese si sarebbero liberati dalla proterva presenza della criminalità mafiosa. Questa ‘visione’ gli conferiva la determinazione per perseguire con decisione le forme subdole e spietate attraverso le quali si manifesta l’illegalità mafiosa”, ha detto Mattarella, parlando a Palermo. “Agiva non in spregio del pericolo o alla ricerca di forme ostentate di eroismo bensì nella consapevolezza che l’unico percorso possibile fosse quello che offre il tenace perseguimento della legalità, attraverso cui si realizza il riscatto morale della società civile – ha aggiunto il capo dello Stato – La fermezza del suo operato nasceva dalla radicata convinzione che non vi fossero alternative al rispetto della legge, a qualunque costo, anche a quello della vita. Con la consapevolezza che in gioco fosse la dignità delle funzioni rivestite e la propria dignità. Coltivava il coraggio contro la viltà, frutto della paura e della fragilità di fronte all’arroganza della mafia”, ha detto Mattarella, parlando a Palermo.

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