Giustizia: Costa (Az), ‘depositati nostri emendamenti a riforma’

Roma, 13 set. (Adnkronos) – “Queste le proposte emendative che depositerò sul tema intercettazioni al decreto legge 105 del 2023: il Pm al termine delle indagini preliminari deve depositare agli atti un resoconto dettagliato delle spese effettuate per le intercettazioni telefoniche, ambientali o con il Trojan; le testate giornalistiche che hanno pubblicato atti di indagine coperti dal segreto istruttorio perdono, per l’anno in cui si è consumata la violazione, il diritto di ottenere contributi dallo Stato; le intercettazioni con il trojan non potranno essere attivate quando l’apparecchio si trova in un luogo di privata dimora, salvo che si ritenga che in quel luogo si stia consumando il reato. La privacy della vita familiare non può essere violata da registrazioni in momenti di stretta intimità personale; il trojan può essere disposto esclusivamente per reati associativi. Nel caso in cui tale emendamento non fosse accolto si propone che il trojan venga autorizzato dal Tribunale in composizione collegiale; il trojan si può utilizzare esclusivamente per registrare conversazioni e non per altre finalità, quali ad esempio acquisire screenshot, documenti, video, files; stop intercettazioni a strascico: i risultati delle intercettazioni non possono essere utilizzati per reati diversi da quelli oggetto di autorizzazione, salvo che si tratti di reati gravissimi. Se emerge una notizia di reato, si richiede una nuova autorizzazione per il diverso reato”. Così in una nota Enrico Costa, deputato di Azione.

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