Roma, 21 set. (Adnkronos) – “Abbiamo sempre sostenuto in queste settimane che l’intervento del governo in materia di intercettazioni per reati di criminalità organizzata, voluto dalla premier Giorgia Meloni, rischia di essere un clamoroso boomerang. Approvando una norma nuova il governo ha di fatto stabilito che tutte le intercettazioni disposte nei procedimenti in corso prima dell’entrata in vigore del decreto non sono utilizzabili. E non basta aver previsto che la nuova legge si applichi anche ai procedimenti in corso, perché se con ciò si intendesse che si applica anche alle intercettazioni già disposte prima dell’entrata in vigore vi sarebbe un conflitto di costituzionalità”. Lo dichiarano Federico Gianassi, capogruppo del Pd in commissione Giustizia di Montecitorio, e Debora Serracchiani, deputata del Partito democratico, sulla discussione in corso oggi in merito al cosiddetto decreto Giustizia Omnibus.