Migranti: torture in Libia, Cassazione ‘salvaguardia diritti umani interessa ogni Stato’

Roma, 13 lug. (Adnkronos) – “A prescindere dalla volontà iniziale di alcuni di affrontare una temporanea privazione della libertà personale pur di non tornare al paese di origine, ben può cogliersi che i migranti erano poi sottoposti non alla mera detenzione, ma a sistematiche violenze e a vere e proprie torture, subendo una segregazione in condizioni inumane illegalmente gestita da un’organizzazione criminale, ai cui metodi brutali era possibile sfuggire, secondo la stessa pianificazione del programma associativo, solo tramite il pagamento del riscatto quale prezzo della liberazione attraverso il viaggio in Italia”. E’ quanto scrivono i giudici della prima sezione penale della Cassazione nelle motivazioni della sentenza con cui lo scorso 2 febbraio avevano rigettato i ricorsi di tre ‘carcerieri nordafricani Mohamed Conde’, Ahmed Hameda e Mahamoud Ashuia), condannati a 12 anni dalla Corte di assise di appello di Messina.

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