Sindrome di Lynch, test persone a rischio raccomandato solo in 2 regioni

Roma, 12 set. (Adnkronos Salute) – Sono stati raccolti in un documento pubblicato in questi giorni, dal titolo ‘Sindrome di Lynch: un impegno condiviso per migliorare i percorsi di prevenzione, diagnosi e cura’, i risultati di un Tavolo istituzionale promosso da Fondazione Onda Ets lo scorso 11 luglio, in modalità virtuale, con il patrocinio di Associazione italiana familiarità ed ereditarietà tumori (Aifet), Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), Cittadinanzattiva Aps, Federazione italiana associazioni di volontariato in oncologia (Favo), la Federazione italiana malattie rare onlus (Uniamo), con il contributo incondizionato di Gsk. L’evento – si legge in una nota – è stata occasione di un confronto tra Istituzioni, comunità scientifica, associazioni pazienti e società civile da cui sono emerse le traiettorie di intervento per aumentare la conoscenza dei tumori eredo-familiari, con particolare riferimento alla Sindrome di Lynch, favorire un accesso equo e omogeneo ai percorsi dedicati alla valutazione del profilo di rischio genetico e ai centri di riferimento. Attualmente, solo due Regioni, Lombardia e Campania raccomandano test specifici per individuare i soggetti a rischio.

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