Roma, 9 nov. (Adnkronos Salute) – Migliorare i programmi di diagnosi precoce, offrire la sorveglianza attiva come primo trattamento, implementare l’approccio multidisciplinare nei centri di cura. Sono queste le azioni chiave che emergono da Euproms, (Europa Uomo Patient Report Outcome Study), la survey promossa da Europa Uomo, condotta in 32 Paesi, realizzata con il contributo incondizionato di Novartis e presentata oggi. Il primo grande studio in assoluto realizzato dagli stessi pazienti per i pazienti – quasi 5.500 soggetti con età media 70 anni – ha indagato la qualità della vita dopo i trattamenti di chi è colpito da carcinoma prostatico, evidenziando diverse aree di criticità nel percorso terapeutico su diversi aspetti della sfera sessuale, psicologica e del dominio urinario.