(Adnkronos) – Il modello di medicina complementare di Regione Toscana nella gestione integrata delle cure del paziente oncologico “è replicabile perché i trattamenti utilizzati, soprattutto nell’ambito dell’omeopatia, ma anche nel caso dell’agopuntura, sono a basso costo, sicuramente privi di effetti avversi e quindi integrabili senza creare possibili interferenze farmacologiche. Anche per questo sono ben accolti dai colleghi oncologi. Non avendo effetti avversi, inoltre, si inseriscono molto bene nelle terapie, senza pesare sul sistema di depurazione che l’organismo ha a livello epatico e anche renale. C’è quindi un doppio vantaggio: effetti certi e sicurezza dei trattamenti”. Così Elio Rossi, medico omeopata e responsabile del Centro Regionale per la Medicina Integrata Regione Toscana, all’Adnkronos Salute, oggi a Milano, in occasione dell’incontro ‘Oncologia integrativa: il ruolo dell’omeopatia’, spiega che “oggi il centro eroga circa 11-12 mila prestazioni annue a un totale di 2.300 pazienti oncologici che vengono soprattutto per il tumore al seno, ma anche per gli altri cosiddetti big killer che sono il tumore al retto, tumore al colon e al polmone”.