Ucraina, Centro libertà civili: “non c’è legge che possa fermare i russi da sterminio ucraini”

Roma, 7 giu. (Adnkronos) – Sono il senso di impotenza e la volontà di non arrendersi provocati da una guerra in cui “non c’è programma esistente o strumento giuridico che possa fermare i russi dall’uccidere la popolazione ucraina” che scandisce le giornate delle centinaia di volontari e giuristi di eccellenza del Centro delle libertà civili, una delle principali organizzazioni non governative ucraine. “Dal 24 febbraio documentiamo il dolore umano provato dal nostro popolo e da ogni ucraino. Raccogliamo prove, testimonianze delle vittime dell’esercito russo per avere giustizia. Ad oggi abbiamo documentato 7mila crimini, in base a quanto sancito dagli articoli 6, 7, 8 dello statuto di Roma della Corte penale internazionale. Sono crimini di guerra ma anche contro il genere umano”, racconta all’Adnkronos Oleksandra Matviychuk, avvocato per i diritti umani e direttore esecutivo del Centro in prima linea nella difesa dei diritti umani dal 2007 attraverso un network di altre organizzazioni operative anche in Russia, Moldova, Polonia, Kazakhistan.

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