Il Gruppo Sea, il cui traffico è crollato del 73,1% a 9,5 milioni di passeggeri, gestore degli aeroporti di Milano Linate e Malpensa, ha chiuso il 2020 con un rosso di 128,6 milioni di euro, a fronte di un precedente utile di 124,4 milioni per effetto della pandemia da Covid 19, che ha “penalizzato significativamente i risultati”.
I ricavi si sono ridotti del 63,6% a 257 milioni di euro e il margine operativo lordo ha segnato una perdita di 26,6 milioni a fronte del precedente utile di 274,7 milioni.
“I ricavi del primo bimestre 2020 (104,2 milioni di euro) sono stati in linea con quelli del precedente. Nei successivi 10 mesi hanno registrato una “netta contrazione”, spiega Sea. A poco è servita la “timida ripresa” registrata nei mesi estivi, seguita dalla seconda ondata di pandemia.
L’aviazione commerciale è cresciuta solo in gennaio (+7%). Nel mese di febbraio si è registrata una contrazione del 6,2% per effetto della fase iniziale della pandemia, per arrivare poi a perdere il 99% in marzo e aprile. La riapertura degli spostamenti tra i Paesi europei in luglio ha generato una “parziale ripresa” del traffico. Tuttavia, è comunque calato del 70,9% a 2,9 milioni di passeggeri.
Una ripresa interrotta nuovamente in ottobre con la seconda ondata di pandemia. Minori perdite, invece, per il traffico merci, in calo del 7,1% a 512 mila tonnellate. Una tenuta dovuta principalmente alla crescita dei vettori ‘All cargo‘, con movimenti in crescita del 55,7% e merce trasportata del 19,8%
