Aiuti-Covid, frode 330mila euro in Brianza: mafiosi fra percettori

Maxi frode da 330mila euro sugli aiuti Covid scoperta in Brianza. Quindici persone sanzionate di cui otto denunciate penalmente alla Procura di Monza.

Nella lista, un imprenditore edile di Giussano già condannato per associazione di stampa mafioso: ha ricevuto 4mila euro di ‘ristori’. Con lui un commerciante dello stesso comune destinatario di un’interdittiva antimafia della Prefettura: avrebbe preso 70mila euro per la presenza in famiglia del socio di maggioranza di un altro condannato per mafia.

Sei le denunce per truffa aggravata e indebita percezione di contributi a fondo perduto. Si tratta in totale 254mila euro. Inoltre, in altri due casi sarebbero state emesse fatture false per 590mila per truccare i ricavi aziendali e gonfiare i rimborsi statali.

Ancora, il firmatario di un’istanza di contributo a fondo perduto per 10mila euro presentata da una immobiliare di Cesano Maderno, i titolari di due ditte individuali brianzole beneficiarie di 40mila euro, denunciati anche per emissione di fatture false, il legale rappresentante di una società di costruzioni monzese percettrice di oltre 15mila euro, l’amministratore di una società sportiva di Vimercate indebitamente beneficiaria di circa 6mila euro.

Sono invece 2 le persone denunciate all’Autorità giudiziaria per ipotesi di indebito ottenimento ed utilizzo di finanziamenti bancari assistiti da garanzia per complessivi 77mila euro.

Tra questi, il legale rappresentante di un’attività commerciale giussanese, peraltro destinataria di un provvedimento interdittivo antimafia emesso dal Prefetto di Monza e della Brianza, che avrebbe indebitamente percepito 70mila euro, per la presenza, nel nucleo familiare di un socio di maggioranza, di un condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso sottoposto alla misura della detenzione domiciliare. Inoltre, il titolare di una ditta individuale di Mezzago operante nel settore dell’amministrazione di condomini e della gestioni di immobili che avrebbe indebitamente percepito 7.000 euro indicando nella domanda ricavi superiori a quelli realmente contabilizzati col fine di ottenere un maggior finanziamento spettante. Un ulteriore libero professionista di Briosco, percettore di fondo di garanzia da 15.000 euro, è stato segnalato alla Mediocredito Centrale S.p.A., avendo in parte destinato le risorse beneficiate a finalità diverse da quelle previste.

(foto di Pixabay)

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