Per tutti quelli che sono cresciuti negli anni ottanta con Dragon Ball e Arale il nome di Akira Toriyama risuonerà familiare. Il maestro dei manga e dei cartoni animati più famosi di sempre si è spento oggi all’età di 68 anni.
La scomparsa risale allo scorso primo marzo, ma la notizia è stata diffusa solo ora, in perfetta coerenza con lo spirito di un autore che, in vita, sapeva prendere spunti da ogni parte ma non lasciava nulla al caso. Un autore ancora in piena attività: “È con profondo rammarico che annunciamo la sua scomparsa. Sappiamo che aveva ancora diverse opere in fase di produzione con il solito grande entusiasmo“, scrive una nota l’editore Shueisha. Un autore capace di vendere 260 milioni di copie in tutto il mondo.
Akira Toriyama è stato un vero pioniere di manga e anime, dotato di uno stile inconfondibile e in grado di far conoscere tale forma d’arte ed espressione in tutto il mondo, soprattutto con Dragon Ball ma non solo, in grado di lasciare una profonda influenza anche negli autori successivi e nella cultura popolare globale.
Nato il 5 aprile 1955 a Nagoya, nella prefettura di Aichi, inizia a disegnare da giovanissimo, sembra ispirato anche dai classici Disney come La Carica dei 101. Spinto dalla passione si iscrive a una delle maggiori scuole di disegno industriale di Tokyo, la Prefectural Industrial High School, lavorando poi come progettista per alcuni anni. Si dimette successivamente e inizia a disegnare manga, prendendo parte a un concorso indetto da Weekly Shonen Jump durante il quale conosce l’editore Kazuhiko Torishima, che lo legherà alla rivista per molto tempo.
La notorietà arriva grazie al Dr. Slump, serializzato dalla rivista Weekly Shōnen Jump dal 1980 al 1984: Dr. Slump è uno scienziato improbabile che abita un improbabile “Villaggio Pinguino“, dope i supereroi sono anziati (Suppaman) e le cacche sono rosa e sanno sorridere. Per combattere la solitudine, Slump si costruisce una figlia robot, Arale, ma non gli viene esattamente come vorrebbe: c’è un difetto di vista, corregibile con gli occhiali, ed è il meno. Perché poi ci sono una forza e una velocità smisurate che devono essere comunque gestite da una bambinia. Che, appena può, si stacca la testa e ci palleggia di fronte alla disperazione del papà che vorrebbe soltanto far bella figura con l’affascinante maestrina. Per Toriyama Dr. Slump è un successo da 35 milioni di copie vendute e un premio Shōgakukan vinto. E, grazie all’adattamento di Toei Animation, arriva anche da noi.
Nel 1984 viene pubblicato il primo capitolo di Dragon Ball, sul numero 51 di Shonen Jump e raggiunge subito una grande popolarità, spingendo Akira Toriyama ad espandere la serie, facendola poi diventare uno dei più grandi manga della storia, durato 11 anni fino al 1995 con anime vari, spin-off, film e merchandising assortito. La serie di fumetti ha venduto oltre 150 milioni di copie solo in Giappone, diventando uno dei manga più fortunati di tutti i tempi.
Con queste centinaia di milioni di copie vendute, Dragon Ball è il secondo manga più diffuso e venduto nel mondo dopo One Piece e prosegue anche attraverso iniziative supervisionate da Akira Toriyama ma portate avanti da altri autori, una volta diventato un vero e proprio fenomeno culturale affermato al livello globale.