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Alessandria: tre arresti per omicidio

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Alessandria hanno arrestato tre cittadini albanesi tra i 19 e i 29 anni, ritenuti autori di un tentato omicidio commesso nel quartiere Cristo di Alessandria lo scorso 12 novembre.
La vittima, un 30enne albanese da tempo in Italia, era stata accoltellata più volte e, trasportata in codice rosso in ospedale, si era salvata solo grazie a un tempestivo intervento chirurgico. Le indagini hanno consentito di dare in breve tempo un nome ai tre autori e di ricostruire la dinamica del delitto, che ha creato grave allarme sociale nel quartiere cittadino.

Il quadro probatorio ha consentito di chiarire che l’aggressione e il tentativo di omicidio sono avvenuti all’interno di un appartamento e poi proseguiti in strada. La vittima sarebbe stata infatti attirata nell’abitazione di uno degli indagati con il pretesto di un confronto e lì, appena varcata la porta di ingresso, avrebbe ricevuto la prima coltellata, alle spalle, a cui sarebbe seguito un violento pestaggio. Riuscito ad allontanarsi dall’appartamento, il malcapitato sarebbe stato poi raggiunto in strada e attinto da un ulteriore fendente al torace.

Le indagini, dei rilievi tecnici e delle perquisizioni hanno consentito di raccogliere e riscontrare un pesante quadro indiziario, confermato dal GIP del Tribunale di Alessandria con l’emissione di una misura cautelare in carcere. Uno dei tre autori del delitto, il 29enne albanese, era già stato tratto in arresto nel 2020 dal Nucleo Investigativo di Alessandria per i reati di spaccio di stupefacenti, estorsione continuata e lesioni gravissime nei confronti di due persone, una delle quali aveva riportato la perdita della vista da un occhio a seguito delle violente percosse e di una bastonata al volto. Le indagini hanno consentito di appurare che il 29enne si avvaleva di metodi estorsivi nei confronti degli acquirenti per ottenere il pagamento del corrispettivo e degli “interessi” maturati per i ritardi, ricorrendo in più occasioni anche a violente aggressioni fisiche. Lo stesso è stato arrestato in esecuzione di un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria e, a seguito della condanna e dopo diversi mesi in carcere, veniva sottoposto alla detenzione domiciliare.

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