Alexiei Navalny: i medici chiedono che sia ricoverato a Mosca

Alexiei Navalny ha annunciato oggi la fine dello sciopero della fame dopo 24 giorni. I medici curanti dell’oppositore russo chiedono che venga trasferito in un ospedale civile a Mosca e auspicano un consulto medico a cui partecipino anche dottori occidentali.

I medici di Navalny, in una lettera pubblicata da Novaya Gazeta, scrivono: “Al paziente non è stata garantita l’analgesia corretta. Prova dolori da due mesi, ciò viola tutti gli standard e i principi etici. Le analisi condotte potrebbero testimoniare la presenza di una diretta minaccia alla vita“.

L’oppositore russo, Alexiei Navalny, ha scritto: “Amici, il mio cuore è colmo di amore e gratitudine per voi ma non voglio che qualcuno provi sofferenza fisica a causa mia. Non annullo la mia richiesta di essere visitato da un medico, perdo la sensibilità di alcune parti delle braccia e delle gambe ma inizio la mia uscita dallo sciopero della fame”.

Il 19 aprile è stato trasferito nel reparto ospedaliero della colonia penale IK-3 del Servizio Penitenziario Federale russo. Il giorno dopo in un post su Instagram scriveva: “Ho riso quando ho letto le parole dei luminari della medicina, secondo i quali con un tale livello di potassio nel sangue, come nei miei test, dovrei stare o nel reparto di terapia intensiva o in una bara. Beh, non possono fregarmi così facilmente: dopo il Novichok (agente al nervino usato per avvelenare l’oppositore il 20 agosto del 2020) il potassio non fa paura”.

I sostenitori di Navalny hanno protestato in tutta la Russia, dopo il discorso alla nazione di Vladimir Putin e ad oggi, sono 1.921 le persone fermate durante le manifestazioni.

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