Alluvione Emilia, Pichetto: “Dichiareremo lo stato di calamità”

Nel Cdm di martedì sull’emergenza maltempo, “verrà dichiarato lo stato di calamità” per le zone colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna “e si risponderà ai primi interventi. Sono già stati annunciati il blocco dei mutui e delle riscossioni tributarie“. Così il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto a Radio Anch’io.

“In stretto rapporto con le autorità locali, tra oggi e domani, si tenterà di capire lo stato di gravità dell’emergenza e i primi interventi. Fatto questo ragionamento verranno fatte le valutazioni più complessive”, annuncia Pichetto. “L’Emilia Romagna – ricorda – è la Regione a più alto rischio esondazioni, ma si è verificato un evento molto particolare con il mare che non riceveva”.

Quanto ad eventuali correzioni da apportare nella filiera della gestione del territorio, Pichetto ricorda che l’Emilia Romagna “è una delle regioni che funzionano; poi le correzioni sono sempre utili dove ci si accorge che qualcosa non funziona ma abbiamo un grande problema burocratico nazionale. Ci sono probabilmente tutta una serie di correzioni per migliorare”.

Secondo il Ministro bisogna superare questa cosa di non volere nessuna opera, dobbiamo trovare il punto di equilibrio della convivenza dell’uomo con la natura; ci sono delle opere che vanno fatte: le dighe che servono, le vasche di laminazione, gli argini in alcuni luoghi”. “Siamo in presenza di un’enorme inondazione che ha determinato anche frane. Possono essere fatte tante opere di mitigazione e adattamento: il clima sta cambiando e la sfida non è solo italiana, è mondiale. Questi fatti ci saranno sempre di più; qui ha piovuto in pochi giorni la metà della pioggia dell’anno. Stiamo facendo il Piano di adattamento climatico, dobbiamo parlare di mitigazione del danno ma anche adattamento del sistema rispetto ad un quadro climatico completamente cambiato: piove mediamente tra gli 80-90 giorni all’anno, rispetto a prima quando pioveva tra i 110-120”, spiega Pichetto.

Per quanto riguarda la capacità di spesa delle risorse per la messa in sicurezza del territorio, Pichetto spiega che la “capacità di spesa non è scarsissima solo per le opere di contenimento: abbiamo un percorso burocratico di controlli e monitoraggi che non è moderno, qui bisogna intervenire. Ma – ricorda – l’Emilia Romagna è una realtà dove si spende nel modo più celere e le opere vengono fatte”.

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