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Amministrative 2023: il primo scontro Meloni – Schlein ha un esito

Queste amministrative 2023 sono il primo vero scontro politico tra Schlein e Meloni; ma questa prima battaglia ha già mietuto la sua prima vittima: l’affluenza. 

Alle 15, con oltre la metà del rilevamento dei seggi giunto al Viminale, l’affluenza si attesta al 59%, allo stato in calo di tre punti rispetto al 62% delle precedenti amministrative. Il calo di affluenza è lievemente più marcato al Nord rispetto al Centro e al Sud. Al nord il dato si attesta a -3,2 (54,2% dato parziale di oggi vs 57,4% precedenti amministrative); nel centro il calo è del -2,4 (58,4% vs 60,8%); mentre al sud la percentuale è del  -1,7 (63,6% vs 65,3%). 

Per alcuni il calo è dovuto a una legge elettorale vetusta che dovrebbe essere cambiata. Per altri, come ad esempio il Presidente della Regione Lombardia Fontana, il problema è un altro. “La legge elettorale dei Comuni e delle Regioni ha sempre garantito la stabilità, per cui è una legge assolutamente positiva. Poi si possono fare dei ritocchi ma non credo sia quello il problema“.

Per il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, la questione del calo è un problema che la politica tutta deve prendere sul serio: “Purtroppo è una tendenza che sta andando avanti da molto tempo. Credo che la politica tutta si debba interrogare sulle ragioni di questa disaffezione alle urne che aumenta e che rappresenta anche un vulnus della democrazia“.

Sta di fatto che da alcuni anni a questa parte, i cittadini non si stanno più recando alle urne per esprimere il loro voto. Antonio, studente dell’Accademia di Brescia ha dichiarato al nostro giornale: “La politica parla e lo fa tanto. Ma per noi giovani non dice nulla. Sono tutti bravi a parlare ma nessuno che abbia mai fatto davvero qualcosa. E la loro presenza sui social non li aiuta, anzi li penalizza. La Premier Meloni, o il Vice Premier Salvini fanno un uso social totalemente sbagliato. E ammettiamolo hanno dei pessimi social media manager. Ecco perché non sono andato a votare. Lascio la decisione ai più anziani di me che in tutti questi anni hanno fatto scelte sbagliate e spero che domani la nuova classe politica sia diversa. Ma ho i miei dubbi.

Dell’idea differente Sonia, laureanda all’Accademia di Brescia, che dichiara: “Io sono andata a votare e sempre lo farò. Siamo noi il nostro futuro. È vero che nessuno ci rappresenta davvero ma è anche vero che non possiamo continuare a far scegliere gli altri per noi. A noi giovani interessano cose che alle vecchie generazioni non interessano. Siamo per l’ambiente, siamo per i diritti civili, siamo per il matrimonio egualitario e per l’eutanasia. Siamo per l’aborto e per la libertà. Ma cosa ne sanno quelli? Scommettiamo che se iniziassero a prendere lo stipendio di un prof o di un impiegato lavorerebbero meglio e per il popolo?

 

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