Andy Warhol

Andy Warhol: 36 anni dalla morte del secondo artista più venduto al mondo

Era il 22 febbraio 1987 quando il grande artista Andy Warhol morì in seguito a un intervento chirurgico alla cistifellea. Nato a Pittsburgh nel 1928, nei suoi 59 anni di carriera è stato un artista completo che andò ad indagare in tantissime forme d’arte.

Andy Warhol fu pittore, grafico, illustratore, scultore, sceneggiatore, produttore cinematografico, produttore televisivo, regista, direttore della fotografia e attore. Poco prima della sua morte aveva completato l’opera “Last Supper” che fu ispirata all’Ultima Cena di Leonardo da Vinci e che venne poi esposta alla mostra di inaugurazione della Galleria del Credito Valtellinese in Palazzo delle Stelline a Milano.

Dopo la morte, la fama e la quotazione delle opere crebbero al punto da rendere Andy Warhol il secondo artista più comprato e venduto al mondo dopo Pablo Picasso. Timido e ossessionato dall’idea di ritenersi brutto, Andy Warhol era dotato di un’abilità comunicativa non comune e di una grande capacità di osservazione, tutte abilità che gli permisero di trasformare la propria vita e costruire un’immagine di “divo” prima che di artista.

Andy Warhol è noto anche per aver creato la “Factory“, luogo in cui confluirono artisti emergenti e le superstar del periodo, che divenne famosa anche per le feste all’avanguardia; si diceva infatti che una festa senza Andy Warhol non fosse realmente una festa.

La “Factory” fu un centro di produzione artistica non lontano dallo spirito delle botteghe medievali, in cui il maestro viveva con gli allievi e indicava loro che cosa dovevano e potevano fare. Di qui passarono le menti più brillanti e aperte della “Grande Mela” come i cantanti Jim Morrison, Bob Dylan e David Bowie, lo scrittore e attore Truman Capote o ancora gli artisti Jean-Michael Basquiat e Keith Haring. Tutti collaborarono alla realizzazione di serigrafie e litografie. Fu proprio alla Factory che vennero girati i primi film di Warhol come Sleep and eat del 1963, in cui un poeta dorme per sei ore, oppure Empire del 1964, che ritrae per otto ore la stessa immagine del grattacielo Empire State Building. Ne nacquero anche produzioni cinematografiche di un certo successo di pubblico, tra cui Trash del 1969, sulla vita di giovani tossicodipendenti.

Il 3 giugno 1968 una femminista radicale nonché artista frequentatrice della sua “Factory“, Valerie Solanas, sparò a Andy Warhol e al suo compagno di allora, Mario Amaya. Entrambi sopravvissero, nonostante le gravissime ferite riportate da Warhol avessero fatto temere il peggio. Le apparizioni pubbliche dell’artista dopo questa vicenda diminuirono drasticamente; si rifiutò di testimoniare contro la sua assalitrice e la vicenda passò in secondo ordine per via dell’assassinio di Bob Kennedy, avvenuto due giorni dopo.

Dopo i funerali di Warhol, durante i quali l’artista Yoko Ono tenne un discorso, il suo corpo venne sepolto accanto a quello dei familiari in un cimitero alla periferia di Pittsburgh, sua città natale.

 

 

(foto pixabay)

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