Anticipo di primavera in Italia. Natura in tilt

Con il sole di questi giorni e l’anticipo di quella che sembra essere primavera, abbiamo tutti voglia di viverci, con le dovute precauzioni, un po’ di sana vita all’aria aperta. Come noi ci sentiamo “risvegliati” dall’improvviso aumento delle temperature, anche le piante fanno altrettanto.

Coldiretti, dopo aver effettuato un monitoraggio sugli effetti dell’anticipo di primavera, conferma che: “Piante e prati fioriti fuori stagione confermano i cambiamenti climatici in atto con il moltiplicarsi di eventi estremi, dal gelo al caldo improvviso”

L’arrivo dell’anticiclone di matrice sub-tropicale ci porterà per tutta la settimana temperature primaverili e bel tempo.

La primavera in anticipo

La natura si adatta alle condizioni che trova ed è per questo che piante da frutto come mandorli e peschi hanno iniziato a fiorire in molte aree del Paese. Nei campi è già fiorito il rosmarino e sono comparse  le margherite.

Coldiretti sottolinea: “In generale tutte le coltivazioni sono in tilt e si stanno predisponendo alla ripresa vegetativa. L’andamento climatico può avere infatti l’effetto di ingannare le coltivazioni favorendo un “risveglio” anticipato. Questo le rende poi particolarmente vulnerabili all’eventuale prossimo arrivo del gelo con danni incalcolabili, a partire dagli alberi da frutto”.

Se prima della fine dell’inverno, ci sarà un brusco abbassamento delle temperature anche al di sotto dello zero, le gemme apparse in anticipo verranno uccise dal freddo, compromettendo i raccolti.

Coldiretti avverte: “Siamo di fronte in Italia alle conseguenze dei cambiamenti climatici. Con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense, siccità e alluvioni. Con il rapido passaggio dal freddo al caldo che ha fatto perdere oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne”.

Ormai ci stiamo abituando sempre di più a un’altalena climatica con temperature ed eventi estremi sempre più frequenti. Purtroppo è impossibile prevedere cosa ne sarà delle coltivazioni.

 

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