Arabia Saudita: una donna adulta ha il diritto di scegliere dove vivere

Le autorità giudiziarie saudite hanno finalmente cancellato il paragrafo B dell’articolo n. 169 della “Legge di procedura davanti ai tribunali della Sharia” che stabilisce che le scelte di una donna adulta single, divorziata o vedova sono subordinate a quelle di un tutore maschio.

Fino a ieri infatti in Arabia Saudita le donne non avevano il diritto di vivere da sole o viaggiare né di decidere del proprio futuro. Potevano farlo solo con il consenso di un tutore di sesso maschile.

Fortunatamente ora non sarà più così grazie ad una nuova legge che afferma: “Una donna adulta ha il diritto di scegliere dove vivere. Il tutore di una donna può denunciarla solo se ha le prove che sta commettendo un crimine”. La legge varrà per tutte le donne dai 21 anni in su, sia per quelle single che per le divorziate o vedove.

In Arabia Saudita capita spesso che le donne vengano denunciate in modo ingiustificato, semplicemente per aver commesso un’azione non accettabile per il loro tutore. Finalmente ora le famiglie non potranno più intentare causa contro le figlie che decidono di andare a vivere da sole, di fare un viaggio o qualsiasi altra cosa concessa ad ogni cittadino di sesso maschile del regno saudita.

La nuova legge è un enorme traguardo per le donne saudite, alle quali molti diritti vengono ancora negati in un paese dove la parità di genere è ancora molto lontana. Nel 2018 hanno ottenuto nuovamente il diritto di guidare, anche se con il consenso del tutore di sesso maschile. Un’altro passo importante è che da quest’anno potranno essere ammesse nelle forze armate e fare carriera fino al grado di sergente.

Ma nonostante questo nuovi diritti acquisiti e che nel nostro paese sembrano scontati, per le donne che vivono in Arabia Saudita la battaglia per la parità di genere è ancora lunga.

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