Arcuri: “Entro fine di marzo saranno vaccinati 6 milioni di italiani”

Il Commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri, ha dichiarato: “Entro la fine di marzo saranno vaccinati 6 milioni di italiani”. Ha sottolineato che i contratti aggiuntivi sottoscritti dall’Ue con Pfizer e Moderna consentiranno di raggiungere quel numero di vaccinati. Arcuri ha aggiunto: “Nel corso dell’anno l’Italia otterrà 60 milioni di dosi da questi due produttori e potremo vaccinare 30 milioni di italiani”.

Arcuri risponde a De Luca

Il Commissario Arcuri ha dichiarato:“De Luca, sa già che domani ci sarà la nuova distribuzione dei vaccini. Lui ha giustamente lanciato l’allarme ma se domani il modello distributivo di Pfizer funzionerà riceverà le nuove dosi”. Inoltre Arcuri si è complimentato con De Luca per la somministrazione di tutte le dosi.

De Luca aveva dichiarato in mattinata: “La Campania ha raggiunto, con il 90%, la percentuale più alta d’Italia nella somministrazione dei vaccini. Oggi in tutte le aziende sanitarie si esauriscono le dosi consegnate alla nostra regione. Questa sera le aziende si fermano per mancanza di vaccini. E’ questo l’esito di una distribuzione fatta in modo sperequato nei giorni scorsi”.

Il Presidente De Luca ha aggiunto: “É inoltre necessario e urgente l’invio di personale aggiuntivo per le vaccinazioni. Solo così si potrà  far fronte alla situazione di forte sottodimensionamento del nostro personale. La campagna vaccinale sarà nei prossimi mesi la nostra priorità, per portare la Campania fuori dall’epidemia e verso una vita normale”.

Dal report sulla somministrazione pubblicato dal Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, emerge che la Campania è la regione italiana che ha somministrato il maggior numero di dosi di vaccino consegnate. Sono state consegnate complessivamente in Italia 918.450 dosi e ne sono state somministrate 589.798, il 64,2% del totale.

La situazione dei vaccini nelle regioni

Dagli uffici del Commissario è stato sottolineato nei giorni scorsi che l’indicazione data alle regioni era quella di conservare il 30% delle dosi ricevute in modo da poter garantire la somministrazione della seconda iniezione, prevista dopo 21 giorni dalla prima.

Non tutte le regioni però hanno rispettato l’indicazione. 3 di loro hanno superato o sfiorano l’80% (Veneto,  Toscana  e l’Umbria). Altre 8 tra regioni e province autonome si attestano attorno al 70% e in alcuni casi lo superano come la Sicilia, la provincia di Trento, la Valle d’Aosta, il Lazio, l’Emilia Romagna e la Puglia, le Marche, la Sardegna.

All’opposto, con una percentuale di somministrazione che non raggiunge il 40%, ci sono 3 regioni: la Calabria, al 39,3%, la Lombardia al 38% e la provincia di Bolzano, al 34,8%.

A partire da lunedì, stando agli accordi con Pfizer, dovrebbe arrivare in Italia la terza tranche del vaccino. Arriveranno altre 470mila dosi in una settimana che verranno consegnate nei 294 punti di somministrazione indicati dalle regioni direttamente dalla casa farmaceutica americana.

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