Assegno unico 2023, cambiano le regole: importi e nuovo ISEE

Cambiano le regole in materia di Assegno unico universale. Viene ribadito che – ai sensi del decreto 230 del 29 dicembre 2021 – “l’ISEE in corso di validità al 31 dicembre 2022 continua a essere utilizzato per la determinazione degli importi dell’assegno unico e universale relativi alle mensilità di gennaio e febbraio 2023”.

Per questo motivo la scadenza presa come riferimento dalle famiglie per il rinnovo dell’ISEE è quella del 28 febbraio, termine entro cui va richiesta la nuova attestazione così da evitare che dal prossimo mese scatti una riduzione dell’assegno unico fino al minimo dell’importo ottenibile.

L’INPS – con una comunicazione interna del 19 gennaio a cui non ha fatto seguito una circolare o un messaggio pubblico – ha deciso che laddove al momento dell’elaborazione della mensilità di febbraio l’ISEE 2023 risulti già a sistema, l’assegno unico potrà essere calcolato sulla base della nuova attestazione.

Di conseguenza, chi ha un ISEE più basso rispetto al 2022 beneficerà di un ulteriore aumento già nel mese di febbraio anziché attendere marzo, ma solo se ha già rinnovato l’ISEE. Vengono penalizzate, invece, le famiglie con ISEE 2023 più alto rispetto al 2022: per loro il ricalcolo – e quindi il taglio dell’assegno unico – è stato inaspettatamente anticipato di un mese.

(foto di Pixabay)

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