Un attacco hacker attribuito a Israele ha provocato oggi l’esplosione simultanea di numerosi cercapersone appartenenti a miliziani di Hezbollah in Libano. Almeno 4 i morti e oltre 2800 i feriti. Tra le vittime anche il figlio del deputato Ali Ammar.
Ferito anche l’Ambasciatore iraniano in Libano, Mojtaba Amani. Il diplomatico ha riportato una ferita superficiale ed è attualmente sotto osservazione in ospedale, ha riferito una fonte informata citata dall’agenzia di stampa iraniana Fars secondo la quale “Le sue condizioni generali sono buone“.
L’attacco informatico ha fatto esplodere contemporaneamente numerosi ‘pager‘, apparecchi tecnologici utilizzati come cercapersone senza fili, appartenenti a miliziani di Hezbollah, riferiscono diversi media arabi, ma anche israeliani, precisando che lo Stato ebraico sarebbe riuscito a violare i sistemi di comunicazione dell’organizzazione sciita.
I cercapersone facevano parte di una nuova fornitura che l’organizzazione sciita libanese aveva appena ricevuto, secondo le news diffuse dal Wall Street Journal.
(Immagine di repertorio)