La M/N SENTINEL nel 2004 giungeva in porto a Genova dove veniva fermata a seguito del ritrovamento di migranti a bordo. Il Tribunale di Genova, trattandosi di nave utilizzata per immigrazione clandestina, a seguito di atto definitivo di confisca, ne disponeva la consegna all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per la successiva demolizione.
Nel 2012 il Ministero dell’Ambiente ha confermato che la predetta unità deve essere qualificata come “rifiuto” ai sensi della normativa ambientale vigente, ma fino al 2018 i vari tentativi di gestione delle procedure di gara per avviarla a demolizione non sono andati a buon fine.
In considerazione della situazione in atto e alla luce della progressiva entrata in vigore della normativa di settore si è instaurata un’assidua e pragmatica sinergia tra la Capitaneria di porto di Genova e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Genova.
L’Autorità marittima, in particolare, attraverso una fattiva attività di impulso e orientamento ha partecipato e condiviso tutti gli approfondimenti giuridici unitamente agli aspetti tecnico/nautici/marinareschi ritenuti necessari e fondamentali affinché l’Amministrazione Doganale potesse curare in modo esaustivo ed efficace tutti gli aspetti procedurali funzionali per l’avvio di una procedura di gara europea mirata ad affidare il servizio di riciclaggio/demolizione della M/N Sentinel, nel pieno rispetto della vigente normativa di settore.
La sistematica e costante collaborazione tra Autorità Marittima ed Agenzia delle Dogane, con il contestuale interessamento di “RINA Services S.p.A.”, in qualità di Ente Tecnico di Classifica Navale, ha consentito di seguire percorsi virtuosi evitando potenziali criticità derivanti dalle condizioni di abbandono dell’unità, oramai in fase di progressivo deterioramento dello scafo e collegato sbandamento dell’unità, tanto da incidere negativamente sulle condizioni di stabilità e sull’integrità delle strutture, con possibili negative ripercussioni sulla sicurezza della navigazione e la tutela delle matrici ambientali.
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha immediatamente intrapreso un percorso virtuoso, tale da giungere in tempi certi alla favorevole conclusione della procedura di gara europea finalizzata all’individuazione di un cantiere con i necessari requisiti previsti dalla normativa nazionale e comunitaria sullo “ship recycling”.
La positiva conclusione di tale procedimento amministrativo ha visto l’affidamento della M/N SENTINEL al cantiere navale “San Giorgio del Porto S.p.A.” operante nel porto di Genova, ad oggi unico cantiere nazionale iscritto nel registro nazionale ed europeo per lo “ship recycling”.
Contestualmente, al fine di prevenire qualsiasi evento negativo, sono stati pianificati ed eseguiti tutti quegli interventi ritenuti necessari per il mantenimento in sicurezza dell’unità.
Diversa, pur con alcune similitudini, la storia della M/N THEODOROS ormeggiata nel porto di Genova nell’estate 2006, quando fu posta sotto sequestro da parte del Tribunale di Genova per i debiti accumulati dalla proprietà della nave.
La nave è stata successivamente abbandonata da armatore ed equipaggio e quindi cancellata dai registi dello stato di bandiera, diventando un bene apolide.
Tale unità, ultima bandiera Panama, per via dello stato di abbandono, del deterioramento strutturale e delle infiltrazioni d’acqua che iniziavano a presentarsi, ha iniziato a rappresentare un potenziale pericolo per la sicurezza della navigazione portuale e per la tutela delle matrici ambientali.
Per tale motivo, nel 2019 la Capitaneria di Porto di Genova interessava opportunamente l’Avvocatura Distrettuale dello Stato, sostenendo la tesi che tale unità, in base alla normativa vigente dovesse essere giuridicamente qualificata come “rifiuto”. La stessa Avvocatura dava piena conferma alla tesi della Capitaneria di Porto, ritenendo l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale il soggetto pubblico competente ad attivare la procedura per la rimozione d’ufficio e la demolizione.
Al riguardo, occorre ricordare che nel dicembre 2019, a causa di un evento meteorologico particolarmente avverso, la M/N Theodoros rompeva gli ormeggi di prua condizionando gravemente la propria galleggiabilità. Solo il tempestivo intervento di personale altamente qualificato della Capitaneria di Porto, con il prezioso ausilio dei Servizi Tecnico Nautici, consentì di ripristinare in emergenza le condizioni di sicurezza dell’unità, trasferendola presso un idoneo ormeggio.
Anche per la M/N THEODOROS nasceva una strettissima e positiva sinergia tra l’Autorità Marittima e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, collaborazione di grande rilevanza strategica che ha consentito a quest’ultimo Ente, nel mese di maggio 2021, dopo un complesso iter amministrativo, di aggiudicare il servizio di demolizione sempre al cantiere “San Giorgio S.p.A.” nel rispetto della vigente normativa in materia di “ship recycling”.
Lo scorso mese di giugno il Capo del Compartimento Marittimo e Comandante del Porto di Genova, a seguito della positiva conclusione di due distinte Conferenza di Servizi e tenendo già in considerazione i criteri ed i requisiti dettati dal Decreto 151 del 26.05.2021 (Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili) ha approvato i piani di riciclaggio di entrambe le “navi-rifiuto”, predisposti da “San Giorgio del Porto S.p.A.”,
Lo scorso 1 luglio entrambe le navi sono state trasferite a rimorchio nel bacino n. 3, unitamente alla M/N MAR GRANDE, ove saranno demolite nei prossimi mesi, unitamente ad una terza unità, di proprietà di “San Giorgio del Porto S.p.A” (M/N MAR GRANDE).
Il trasferimento in sicurezza delle unità all’interno del bacino di demolizione si è svolto con condizioni meteomarine favorevoli e nel rispetto di tutte le prescrizioni, comprese quelle indicate da “RINA Services S.p.A.”, riassunte in una specifica autorizzazione al trasferimento a rimorchio emanata dall’Autorità marittima, unitamente ad un’ordinanza che ha assicurato la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare negli specchi acquei interessati dalle tre movimentazioni.
Grazie alla sinergica e positiva azione esercitata, a partire dal 2019, da tutte le Amministrazioni ed i soggetti a vario titolo coinvolti – Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale; Agenzia delle Dogane e dei Monopoli; Capitaneria di Porto di Genova; RINA Services S.p.A.; Servizi Tecnico Nautici portuali, San Giorgio del Porto S.p.A. – si è strategicamente pervenuti al favorevole epilogo della questione, consentendo al porto di Genova di inanellare un ulteriore e strategico primato nazionale in campo ambientale, trattandosi delle prime navi che vengono demolite in Italia in attuazione della normativa di “Ship recycling” di cui al Reg. UE 1257/2013, al Decreto 12.10.2017 dell’allora Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (oggi “Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili”) di concerto con l’allora Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (oggi “Ministero della Transizione Ecologica”) e, da ultimo, al richiamato Decreto 151 del 26 maggio 2021 del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.
(Fonte: Guardia Costiera)