BCE, Lagarde prevede stretta sui tassi

La Presidente della Bce Christine Lagarde a Lubiana, aprendo alla possibilità di un primo rialzo dei tassi d’interesse nell’area euro, al meeting del 21 luglio, ha dichiarato che “la  BCE dovrebbe concludere gli acquisti netti di titoli all’inizio del terzo trimestre e il primo rialzo dei tassi può avvenire anche  poche settimane dopo”.

Christine Lagarde ha aggiunto che “il processo di normalizzazione sarà graduale” – ed  ha evocato un cambiamento strutturale dell’inflazione di fronte al quale ha detto “è giusto che la politica monetaria torni a un assetto più normale”.

Le prospettive d’inflazione – ha precisato Lagarde – stanno cambiando nel medio termine, di fronte a fattori strutturali come le strozzature all’offerta che la guerra ha esasperato, ma che rimarranno, facendo sì che nel medio termine l’inflazione appaia sempre più ancorata all’obbiettivo del 2%”.

Le misure dell’inflazione di fondo – ha detto Lagarde – “sono quasi tutte sopra il 2%  e l’economia globale sembrerebbe dover affrontare ulteriori segni negativi d’offerta e pressioni sui costi,  anche di fronte alla necessità di accelerare la transizione green come strumento  per ridurre la dipendenza da attori ostili”.

Incertezza sull’economia italiana

Per quanto riguarda l’economia  italiana l’incertezza rimane elevata secondo l’Istat che nella Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana sottolinea che “il Pil nel primo trimestre ha registrato “una marginale contrazione e che la crescita acquisita per il 2022 è del 2,2%”.

Ad aprile la fiducia di famiglie e imprese – si legge – ha mostrato una stabilizzazione in presenza di differenze significative nelle aspettative. Tra i consumatori sono migliorati i giudizi sul clima futuro mentre tra le imprese manifatturiere e dei servizi di mercato si è manifestato un deciso peggioramento delle attese sull’economia”.

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Redazione

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