“Berlusconi al Colle” non decolla, ma lui confida nei ‘numeri’

Il vertice servirà a capire come allargare il campo, ovvero come proporre la candidatura di Berlusconi al Colle al di fuori del perimetro del centrodestra”, dice Lorenzo Cesa dopo aver sentito al telefono Silvio Berlusconi. Oggi a Villa Grande, dunque, il Cavaliere  non scioglierà la riserva, ma ribadirà la sua intenzione di scendere in campo e si attende il sostegno di tutti gli alleati, visto che è stato il fondatore di questa coalizione. Se Draghi va al Colle, il Governo cade ripete l’ex Premier.

E proprio perché è sicuro che l’ex Governatore di Bankitalia resterà a Palazzo Chigi, Berlusconi non lo considera un antagonista e tira dritto per la sua strada”, secondo quanto riferisce all’Adnkronos Vittorio Sgarbi che gli sta facendo da scouting parlamentare specialmente nel Gruppo Misto e tra i Cinque Stelle e lo ha messo in guardia dal ‘fuoco amico‘ il vero scoglio da superare. Secondo Sgarbi i franchi tiratori si annidano innanzitutto dentro FI, ma anche nella Lega, dove tanti si trovano in difficoltà, se non in imbarazzo e, non a caso, continuano a circolare voci su un piano B, anche se oggi Matteo Salvini ha dichiarato pubblicamente che ”il centrodestra è compatto sul nome di Berlusconi”.

Pure Fdi è freddina e  Giorgia Meloni ha dichiarato: ”Mi pare che in queste ore molti lavorano per avere la garanzia che ci sia una legge proporzionale…’‘. In FI molti avrebbero consigliato a Berlusconi di dare la sua disponibilità solo dopo aver innanzitutto verificato l’unità della coalizione attorno al suo nome e tra costoro anche Sgarbi, ma soprattutto Gianni Letta.

Allo stato – assicura Sgarbi, pallottoliere alla mano – sono 12 (nel centrodestra) quelli che non voteranno mai il leader azzurro, a fronte di 10 ‘nuovi acquisti’ pronti a votarlo al fuori del perimetro della coalizione”. I ‘numeri’, dunque, sono ‘l’assillo’ in questo momento di Arcore e dei suoi fedelissimi. ”Se alla fine della fiera, fatte tutte le verifiche del caso – sottolinea il leader di Rinascimento – mancano all’appello quei 50 voti utili a Berlusconi per andare al Colle, oltre agli attuali 450 grandi elettori del centrodestra, gli chiederò di rinunciare alla corsa e indicare lui un altro nome per conto della coalizione. Non lo accompagnerò a sbattere contro il muro…”.

Oggi a ‘Villa Grande’ Berlusconi ascolterà gli alleati e rinnoverà l’importanza dell’unità del centrodestra in questo momento.

Autore:

Redazione

Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it