Betlemme vive il Natale anche al tempo del Covid-19

Quest’anno il Natale non sarà come tutti gli altri e i Paesi dove questa festività ha un valore importante, sono costretti a rinunciare alla tradizione ed ai gesti  che si ripetono ogni anno, gli stessi che fanno sentire al sicuro.

Il Covid19 non conosce pause e non ha preferenze, colpisce dove e come può, anche in luogo sacro dove si pensa si possa essere protetti. Che cosa sta accadendo ad Israele? Attualmente i positivi sono 23.650 per un totale dall’inizio della pandemia di 374.480.

Come previsto per il resto del mondo, riuscire a spostarsi da e per la Terra Santa è altamente sconsigliato e i cittadini non israeliani per entrare dovranno ottenere un’autorizzazione da parte delle Autorità di Israele.

Il Ministro Benjamin Netanyahu ha ipotizzato la possibilità di bloccare i voli provenienti dall’Inghilterra, Sud Africa e Danimarca a causa della diffusione del nuovo virus, soprattutto in previsione del fatto che non è certa la validità del vaccino per questo nuovo ceppo.

E’ stato disposto inoltre l’obbligo di test e quarantena per le persone provenienti dall’Inghilterra. Nello stesso momento è stato dato però il via alla campagna di vaccinazione anti-coronavirus e i primi a sottoporsi al vaccino Pfizer sono stati il Ministro Netanyahu e il Ministro della Salute Yuli Edelstein. Come annunciato all’inizio del mese, saranno disponibili dal 27 dicembre, 60mila dosi al giorno.

Ricordate domani 23 dicembre, dopo le ore 11.30,  in collegamento da Gerusalemme l’intervista del nostro Direttore a Padre Ibrahim Faltas, Discreto della Custodia di Terra Santa e Curatore delle complesse e delicate relazioni tra la Custodia, gli israeliani e i palestinesi.

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