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Bianchi: “Il famoso disastro a scuola non c’è stato”

Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi in un’intervista ha dichiarato: “Il famoso disastro che ci doveva essere con la riapertura della scuola dopo le vacanze natalizie non c’è stato, ci sono stati problemi molti differenziati zona per zona”. 

Bianchi ha sottolineato: “Siamo arrivati con un carico di contagi presi nelle tre settimana prima quando la scuola era chiusa, e quindi è chiaro che questo ha avuto effetti differenziati. Però la scuola ha riaperto. E la cosa importante è che maturasse in tutti il principio che essa è un elemento fondante della società. Quindi non è che prima chiude la scuola e poi viene tutto il resto”.

 


 

Il Ministro ha aggiunto: “Quello che è stato evidente in questa settimana è che nella stragrande parte del Paese non solo si è tornati a scuola, ma si è ritrovato il valore della scuola in presenza. Io non faccio guerre di religione contro la Dad: questa funziona se è parte integrante di un progetto didattico, non se è l’alternativa o il surrogato della scuola. Abbiamo ripristinato questo principio della scuola in presenza, come comunità, come diritto e dall’altra parte abbiamo verificato la possibilità anche di utilizzare strumenti a distanza come parte integrante e integrativa di un progetto didattico”.

Ha concluso Bianchi: “Stiamo ragionando per semplificare la certificazione per il rientro a scuola dopo il Covid, una volta raggiunta la negatività”.

Intanto il 21% del totale dei bambini e ragazzi dai 5 agli 11 anni ha ricevuto la prima dose di vaccino anti Covid. Con la variante Omicron ormai dominante, la battaglia sarà quella di riuscire a registrare il minor numero di classi in Dad.


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