L’esito dell’esame condotto sul corpicino nella notte ha dimostrato che molto probabilmente la morte sarebbe arrivata prima di essere messa dentro il cassonetto. “La madre potrebbe essere in grave pericolo di salute. Forse il gesto reazione allo choc di quanto avvenuto” ha dichiarato il medico che ha effetuato l’autopsia. Dalle telecamere pochi indizi.
Il corpo senza vita della neonata è stato trovato all’interno di un cassonetto della Caritas per la raccolta di indumenti usati a Milano venerdì 28 aprile intorno alle 20. Era avvolta in una felpa rossa e in un asciugamano giallo, e aveva ancora una parte di placenta attaccata, segno che lascia pensare che fosse stata partorita da poco tempo. Il ritrovamento è avvenuto nel quartiere di Città Studi all’angolo tra via Sandro Botticelli e via Cesare Saldini.
A fare il triste ritrovamento due pensionati che inizialmente avevano scambiato la piccola per una bambola. “Il caso del piccolo Enea lasciato alla Culla della Vita può aver fatto più danni del previsto. Dopo tutta la bagarre mediatica creata intorno al piccolo Enea molte madri che potrebbero portare i loro nascituri in luoghi protetti come la Culla della Vita ora si sentono non più protette” ha dichiarato una mamma che ha portato un fiore al cassonetto della Caritas dove è stato trovato il cadavere della piccola.