Bollettino del 12 marzo: 26.824 positivi, 380 decessi e incidenza in aumento

Secondo i dati del 12 marzo, del Ministero della Salute, i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore sono 26.824. Ieri erano stati 25.673. I decessi sono 380, ieri erano stati 373 .

Dal monitoraggio settimanale della cabina di regia di oggi 12 marzo emerge che nel periodo 17 febbraio – 2 marzo 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,16, in aumento rispetto alla settimana precedente e sopra uno in tutto il range. Un valore di Rt superiore a 1 indica che l’epidemia è in espansione e il numero di casi in aumento.

Nella settimana 1-7 marzo 2021 si continua ad osservare una importante accelerazione nell’aumento dell’incidenza a livello nazionale rispetto alla settimana precedente: 225,64 casi per 100.000 abitanti.

Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è complessivamente in aumento e sopra la soglia critica. Siamo al 31% rispetto al 26% della scorsa settimana. Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in aumento da 2.327 (02/03/2021) a 2.756 (09/03/2021). Anche il numero di persone ricoverate in aree mediche è in aumento, passando da 19.570  a 22.393 .

Il Presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, ha dichiarato: “L’epidemia in Italia è in netta ricrescita mentre in altri Paesi europei è in decrescita.Da noi è la sesta settimana consecutiva in cui la curva sta crescendo. Solo in Umbria e Bolzano si vede una decrescita, ma qui sono in atto misure da settimane”.

Poi ha sottolineato: “I ragazzini da 10 anni in su hanno un’incidenza di casi che cresce, ma la crescita è in generale tra tutte le fasce di età. Ma ci sono sempre più persone più giovani che contraggono l’infezione”. 

Il Direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza, afferma: “Bisogna anticipare la corsa del virus ma il fatto che diminuiscano i casi nelle rsa e tra gli anziani è un primo successo della strategia vaccinale. Si vedono i primi risultati. In questo momento non possiamo che agire con interventi di mitigazione e contenimento”. 

Rezza, in riferimento al lotto di vaccini Astrazeneca bloccato, ha detto: “Non bisogna generare un allarme ingiustificato perchè per ora non è stato dimostrato alcun nesso di causalità. E’ importante una vigile attesa. Non e’ detto che non ci saranno casi ma non e’ detto che siano legati a vaccini. Secondo Ema i rischi sono trascurabili mentre i benefici sono molto alti”.

Regioni a rischio

Si conferma per la sesta settimana consecutiva un peggioramento nel livello generale del rischio. Dieci Regioni hanno un livello di rischio alto. Altre 10 Regioni/PPAA hanno una classificazione di rischio moderato, di cui quattro ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane.

Sedici Regioni e province autonome hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Campania, Piemonte, FVG, Emilia-Romagna, Basilicata, Lombardia, Lazio, Venet hanno un Rt con il limite inferiore superiore a 1,25, compatibile con uno scenario di tipo 3. Quattro Regioni hanno un Rt nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno.


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