Bollettino dell’8 febbraio: 7.970 nuovi casi e 307 vittime

Secondo i dati del Ministero della Salute, di oggi 8 febbraio, nelle ultime 24 ore sono stati 7.970 i nuovi casi positivi al coronavirus registrati in Italia. Le vittime sono 307, a fronte delle 270 di ieri. Sono 144.270 i test tra tamponi molecolari e antigenici effettuati nelle ultime 24 ore. Il tasso di positività è del 5,5% (ieri era stato del 5,6%).

Le persone ricoverate in terapia intensiva in Italia per il Covid-19 sono 2.143, in aumento di 36 unità rispetto a ieri. I ricoverati con sintomi sono invece 19.527, in aumento di 261 rispetto a ieri.

Decessi dei medici all’8 febbraio

Salgono a 312 i medici morti in Italia durante la pandemia di Coronavirus. Gli ultimi due “caduti” aggiunti all’elenco aggiornato dalla Federazione nazionale Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri,  sono Bruno De Luca, medico radiologo e Roberto Puleo, medico anestesista in pensione che continuava a esercitare.


Test molecolare rapido per identificare le varianti

E’ stato messo a punto un test rapido che in sole due ore permette di identificare le tre varianti del virus SarsCoV2 in circolazione in Italia. A fine febbraio dovrebbe essere a disposizione di tutti i laboratori che fanno l’analisi sui tamponi molecolari.

Il virologo Francesco Broccolo, dell’università di Milano Bicocca, ha detto: “E’ lo strumento che consente di fare un primo screening sui tamponi risultati positivi al molecolare. Poi sarà comunque necessario il sequenziamento del materiale genetico del virus. Sia per avere la conferma definitiva, sia per individuare eventuali nuove varianti diverse dall’inglese, la brasiliana e la sudafricana”.

Questo nuovo test sviluppato da Broccolo con un’azienda italiana e si basa su una modifica della tecnica della Reazione a catena della polimerasi. Chiamata PCR Multiplex, la tecnica è specializzata nell’individuare mutazioni all’interno di un gene utilizzando delle sonde molecolari marcate con molecole fluorescenti.

Il virologo ha spiegato: “Ogni variante ha una modalità che la contraddistingue. É quindi possibile individuarle andando a cercare direttamente queste caratteristiche, già prima del sequenziamento”.

Ha concluso Broccolo: “Questa tecnica può essere facilmente disponibile in tutti i laboratori, sia con il kit già validato sia con reagenti e sonde disegnati ‘home made’, purchè siano sottoposti a validazioni interne con i laboratori di riferimento regionali. É uno strumento che potrebbe contribuire ad accelerare la ricerca delle varianti nel nostro Paese”.

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