Piazza Affari ha cominciato la settimana in rialzo (+0,7%), dopo il tonfo di venerdì, insieme alle altre principali Borse europee ed ha recuperato qualcosa, terminando a 26.041 punti, sui livelli di metà ottobre, molto al di sotto dei 27.098 punti di giovedì scorso.
Chiude la seduta molto bene Eni (+2,3%), seguito da Saipem (+0,8%) e dall’impiantistica di Tenaris (+0,9%), con il greggio ancora in rialzo a sera (wti +4,1%) a 70,9 dollari al barile e il brent a 74,9 dollari, dopo il brusco calo di venerdì. Bene i semiconduttori, con Stm (+2,5%), il lusso con Moncler (+3%), Cucinelli (+1,9%) e Ferragamo (+1,7%), Ferrari (+1,9%), appena sopra Stellantis (+0,01%). Male i componenti, come Pirelli (-1%) e in rialzo Campari (+1,7%) e Poste (+1%).
Lo spread Btp-Bund chiuso in calo a 129,5 punti. Rialzi per Banco Bpm (+1,6%), Mediobanca (+1,4%) e Popolare di Sondrio (+5,5%), cali per Intesa (-0,6%), Bper (-0,8%) e Mps (-2,2%).
In negativo Tim (-1,9%), dopo la proposta non vincolante di OPA del fondo americano Kkr e con Luigi Gubitosi che ha rimesso le deleghe al Cda. Perdita consistente per Juve (-,3%), dopo l’avvio dell’inchiesta sui conti e l’infortunio di Federico Chiesa. Bene Exor (+1%). In rosso Diasorin (-1,1%) tra i farmaceutici e tra i titoli a minore capitalizzazione da registrare lo sprint di OVS (+7,8%).