Ftse Mib a -1,11% in una seduta piuttosto difficile per tutte le piazze dell’Europa. Hanno pesato i timori della Bce sui ritardi dei vari Paesi nel predisporre i piani per l’impego delle risorse del fondo Next Generation Ue e l’aumento delle richieste di sussidi negli Usa, con il petrolio di nuovo in calo dopo il recente rally.
Spread tra Btp e Bund tedeschi, che ha sfiorato quota 100 per attestarsi poi a 99,5 punti. Vivaci gli scambi, per 2,26 miliardi di euro di controvalore.
Male Inwit con -3,15%, Diasorin con -2,56% e Nexi con -2,24%. Recupera in extremis Campari (+0,12%).
Il ritorno di fiamma di una possibile integrazione tra Bper (-1,73%) e Banco Bpm (-0,61%) non ha certo aiutato i titoli coinvolti, compresa Unipol (-2,06%). Male Mps (-1,96%). Più lieve il calo di Intesa (-0,76%), che sul fronte delle aggregazioni ha ‘già dato’ con l’assorbimento di Ubi.
Meglio degli altri titoli A2a (+1,18%), Stellantis (+0,56%) e Saipem (+0,08%), che ha siglato un accordo con Danieli (-3,16%).
Perde Leonardo (-2,67%) se in calo anche Eni (-0,72%), mentre più cauta Moncler (-0,12%).
Borse europee chiusura in calo
Chiusura in calo per le principali borse europee. Parigi ha ceduto lo 0,65% a 5.728 punti, Londra l’1,4% a 6.617 punti e Madrid lo 0,77% a 8.060 punti. Più cauta Francoforte, che ha limitato il calo allo 0,11% a 13.893 punti.