Brusaferro: “In Italia situazione contenuta rispetto a Europa ma in crescita”

Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), nel suo intervento alla conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio regionale Covid-19 della Cabina di regia ha fatto il punto sui contagi Covid in Europa e in Italia e ha detto: “possiamo vedere che il virus dalla parte centrale dell’Est Europa si sta muovendo verso la parte più occidentale e questo sta toccando alcune regioni della Francia e dell’Italia. La circolazione in alcuni Paesi è in crescita. In Italia abbiamo ancora una situazione più contenuta rispetto al resto dell’Europa, ma in crescita. La circolazione in Europa è molto significativa e questo va tenuto conto nei nostri comportamenti”.

Brusaferro ha spiegato: “C’è un incremento di casi, coerente con tutte le altre fasce d’età, al di sotto dei 12 anni, dove oggi non c’è la vaccinazione e in particolare tra 6-11. Sempre in questa fascia d’età, ma parliamo di numeri molto piccoli, c’è un piccolo segnale che mostra come con l’aumentata circolazione in questa fascia d’età, sebbene con eventi rari, vengono segnalati anche dei ricoveri“.

Ha aggiunto il Presidente dell’Istituto superiore di sanità: “Sostanzialmente le fasce di età in cui l’incremento dei casi è stato più significativo, in questo ultimo periodo, sono quelle più giovani, tra i 30 e i 50 anni. L’età media della diagnosi rimane sopra i 40 anni. L’età mediana del primo ricovero rimane sopra i 70 anni e all’ingresso delle terapie intensive sfiora i 70 anni. La parte legata ai decessi si mantiene sopra agli 80 anni”.

Brusaferro ha sottolineato: “C’è una crescita netta delle terze dosi di vaccino anti-Covid. E’ importante sottolineare, però, che nelle fasce di età over 80, che sono le più fragili rispetto a possibili effetti sulla salute quando contraggono l’infezione, la percentuale di persone che ha fatto la terza dose non supera il 40%. C’è la necessità di fare la terza dose, soprattutto per queste persone più fragili, ma anche per altre categorie come i trapiantati. Ricordando che si tratta delle categorie che hanno cominciato la vaccinazione già all’inizio di quest’anno”.

L’esperto ha poi voluto ribadire l’attenzione all’uso delle mascherine e ha detto: “La mascherina altera un pò la nostra vita, ma è importante, ci consente di fare praticamente tutte le attività e in questa fase storica è importante poter contrastare la circolazione in questo senso. E’ uno degli strumenti più potenti che abbiamo” .


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